TAPPA 5: SAN DONATO IN COLLINA - IMPRUNETA

 

Carta d'identità del percorso

Lunghezza: 18 km.
Tempo di percorrenza: 6 ore.
Dislivello in salita: 700 metri.

Questa tappa è abbastanza lunga e impegnativa, anche se priva di specifiche difficoltà

Da San Donato si prende la Via Maremmana che sale a Fonte Santa, ripercorrendo l’antico tracciato di transumanza sul quale transitavano uomini e greggi provenienti dalla Val di Sieve e dall’Alto Casentino. La breve salita finisce all’inizio del Parco di Fonte Santa, dove sono presenti alcune rarità botaniche di matrice mediterranea, per l’influenza dei venti marini che giungono fin qui.

Superato il piccolo Rifugio e la Fonte omonima, si continua dapprima in piano e poi in lieve discesa, fino a scorgere il Sasso Scritto, così chiamato per una presunta iscrizione etrusca e continuare per Casa Il Mandorlo, probabilmente un punto di sosta dei pastori.
Il tracciato mantiene il crinale, supera la selletta di Monte Masso, un tempo sede di un Oratorio, e declina verso La Collina, piccolo nucleo situato sulla provinciale per San Polo in Chianti. Davanti a noi è ormai in vista il Palagio e il colle di Santo Stefano a Tizzano, che raggiungiamo in breve. 

Accompagnati da vecchi e ombrosi cipressi giungiamo nell’aperta zona della villa di Castel Ruggero, che conserva nel nome la sua origine medievale. Appena oltre scendiamo ripidamente al Molino di Petigliolo, dove si supera il corso del torrente Ema, per poi risalire, altrettanto ripidamente, alla volta della Statale Chiantigiana, superando alcuni edifici rurali di notevole fattura.

La Chiantigiana, svoltando a Dx, ci accompagna in piano per circa un km, fino al bivio con Via della Montagnola, che imbocchiamo sulla Sn, diretti al Podere Porciana, contornati da una bella cipresseta. Superata una sbarra, la campestre attraversa un panoramico uliveto per arrivare al podere menzionato. Dal Podere dobbiamo svoltare nettamente a Sn per scendere al torrente Grassina, guidati dai piloni di una linea elettrica. Superato il torrente, per pochi metri camminiamo a Sn, e subito occorre risalire con uno strappo breve (tracce di sentiero) fino ad un capanno da cacciatori e quindi ad una prima abitazione, Casa Monteferrato.

Da qui, uno stradello tra gli ulivi percorre la zona detta delle Terre Bianche, con alcuni agriturismi; poco sopra Inalbi, dove lo sterrato si tramuta in asfalto, svoltiamo a Dx per immergerci nuovamente nel bosco e scendere poche decine di metri. La lieve risalita tra la pineta ci conduce sul retro del campo sportivo dei Sassi Neri e alla limitrofa strada provinciale alle porte dell’Impruneta. Girando a Dx, lungo strada, giungiamo nella bellissima piazza della Basilica.


Nessun commento:

Posta un commento